Le Feste di S. Antonio della Comunità di Martignago si sono svolte, come da tradizione, intorno all’ultima domenica di luglio, nei giorni 28-31, con aggiunta del tradizionale Lunedì di Santa Croce.
Alle funzioni religiose si sono accompagnate alcune iniziative culturali, di svago e di aggregazione sociale per tutta la Comunità e per gli ospiti esterni intervenuti numerosi e graditi.
Nella giornata del giovedì 28 luglio, sotto il tradizionale “ tendone” della piazzetta, si è svolta la cerimonia di consegna alla Contrada del ritratto di don Battola; il ritratto era collocato nella Sede comunale e, con unanime delibera, fu deciso di trasferirlo nella nostra Contrada. Per l’occasione, vita ed opere del grande benefattore, sono state illustrate in una conferenza tenuta da Monsignor Ruggero Borboni al termine della quale il Sindaco Aurelio Filippi ed il Presidente della nostra Associazione, Pierino Palini, hanno sancito il passaggio delle consegne. Questo cimelio si aggiunge alla copia del testamento di don Battola, donatoci dalla famiglia Maiolini. Alla voce STORIA di questo sito sono riassunti i passaggi più importanti di tale testamento nello scritto la “La vita e l’opera di Don Pietro Battola”.
Altri eventi culturali hanno accompagnato le feste: una mostra di opere di scultura e pittura di giovani artisti contemporanei , curata da Vanessa Belotti ed allestita nel chiostro posto dietro la chiesa; una esposizione di foto e testi sulla storia della nostra comunità curata da Gabriele Bono sotto l’androne che ospita la sede dell’associazione.
Attività ludico - sportive molto partecipate si sono svolte nei giorni delle Feste con gare di ”staffetta” e “taglio del tronco”, tutto ciò nell’ambito del ripristinato “Palio delle Contrade” che ha visto come vincitore proprio la Contrada di Martignago.
Diversi momenti di socializzazione si sono concretizzati sotto il ‘tendone della gastronomia’ aperto a tutti nelle serate di festa e per il tradizionale ed eccellente pranzo con lo spiedo.
La riuscita delle Feste 2011 è stata come sempre garantita dalla generosità di molte persone e dall’encomiabile impegno volontario di un nutrito ed affiatato gruppo di contradaioli, promossi sul campo come cuochi, camerieri, carpentieri e quant’altro, per realizzare gli stands e le varie iniziative.
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